L’odissea di un uomo per un Monumento

La vera storia della Fontana dei Malavoglia

(dott. Giorgia Arena)

Seppure fedele devoto alla dea Curiositas, il Mendola non tradì mai la propria terra e i Catanesi. Dimostrazione di un amore autentico e profondissimo per Catania e la sua gente è l’estenuante odissea per la realizzazione del Monumento a Giovanni Verga, da lui vissuta strenuamente insieme alla sua famiglia. Tutto ha inizio nel 1952, durante una seduta del Consiglio Comunale: il Sindaco, Prof. Domenico Magrì, comunica di voler indire un concorso nazionale per l’edificazione di un monumento all’insigne romanziere catanese, da collocare nell’ex Piazza d’Armi, già Piazza Esposizione, ormai Piazza Giovanni Verga. Alcuni testimoni raccontano che in quel luogo, sede tra l’altro del Palazzo di Giustizia, viveva la più vergognosa anarchia urbanistica con le innumerevoli e meschine casupole costruite “ad hoc” dai proprietari dei terreni limitrofi. Ancora tre anni di immobilismo prima di concreti segnali di rinnovamento. Proprio il Mendola, acuto osservatore, sempre impegnato in prima linea per la sua città, se ne fa solerte promotore. Presso la Commissione Edilizia del Comune (1955, Sindaco Comm. Giovanni Perni) espone il suo progetto di riqualificazione dell’area: il suo monumento a Giovanni Verga al centro e tra il Tribunale e un Grande Albergo (il futuro Hotel Excelsior).

L’incalzante e inarrestabile susseguirsi di studi preliminari, bozzetti e calchi provvisori, scandisce la creatività Mendoliana fino al 1956, anno in cui viene bandito il concorso per il Monumento a Verga. La composizione della Commissione giudicatrice a carattere eminentemente locale (eccetto il Prof. Carlo Argan) scoraggia la partecipazione di molti artisti non siciliani, certi di uscirne umiliati. Nessuna vittoria, ma soltanto l’indicazione di una rosa dei possibili bozzetti vincitori, previe ulteriori modifiche e miglioramenti (M. Lazzaro-Leone, C. Mendola, S. Messina, Nocera). Secondo voci di corridoio, la gara sarebbe dovuta fallire, perché coloro per i quali era stato bandito, non erano riusciti a vincerla.

Non sembra dunque una fortuita casualità se il verdetto del giudizio di secondo grado (1959) si configura come un vero e proprio giallo: la presenza di soltanto tre membri della commissione giudicatrice, l’esiguo preavviso della convocazione, le dimissioni dei presenti che declinano ogni responsabilità, dichiarano l’inadeguatezza di tutte le quattro proposte. Perfino il lavoro del Mendola, apprezzatissimo in precedenza, perché “assai felicemente coglie e sviluppa un episodio dell’opera verghiana, facendone quasi il simbolo del pathos dello scrittore”, adesso viene collocato al terzo posto, dopo Lazzaro-Leone, Messina.

Il giornalista Giovanni Belli su “Roma” commenta così l’episodio: “Sarà abbandonata l’idea del Monumento soltanto perché una Commissione ha dato le dimissioni? Si badi che tra gli ultimi quattro Bozzetti c’è senz’altro quello che poteva essere effettuato: bello, originale, di assai piacevole e intelligente struttura; ma è stato proprio quello che sorpassato da altri Bozzetti mediocri non si è voluto premiare a tutti i costi.

Gelo e silenzio fino agli anni '70. Il dibattito riprende grazie ad un’interrogazione dell’On. Mario Zappalà, Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione della Giunta Micale. La Commissione viene ricostituita con nuove nomine, la graduatoria viene modificata e finalmente il Mendola riceve il plauso tanto atteso e può così procedere alla realizzazione dell’opera. In un periodo intensissimo egli segue minuziosamente i lavori di fusione del bronzo presso la fonderia Chiurazzi di Napoli. Da solo affronta difficoltà di ogni sorta, siano esse architettoniche, elettriche, idrauliche, amministrative e financo economiche. I finanziamenti stanziati dalla Regione Sicilia erano del tutto insufficienti a causa del lunghissimo intervallo temporale trascorso dalla pubblicazione del Bando. Ma il Mendola, ormai ottantenne, riesce a realizzare il suo sogno grazie al suo temperamento caparbio, perseverante, tenace. La Fontana dei Malavoglia viene inaugurata il 25 Ottobre del 1975, e l’Autore acclamato e festeggiato dalla sua gente. Quasi profeticamente, egli stesso dichiara in quell’occasione: “Ora posso andarmene in pace”. E così fu. La sera del 5 Febbraio del 1976, viene colto da ictus cerebrale davanti la sua Fontana, mentre discorreva con alcuni studenti dell’Istituto d’Arte.

 


 

Documentazione giornalistica

3/4/1958

La Sicilia

Il Monumento a Verga: rinviata la riunione della Commissione.

22/2/1959

La Sicilia

Polemico comunicato dell’Assessorato alla P.I. I tre componenti palermitani della Commissione giudicatrice rimettono il mandato.

11/5/1960

Telesera

A Catania si polemizza per il Monumento a Verga. Decine di bozzetti nel Castello Ursino. Gli scultori hanno chiesto la sostituzione della Commissione. La politica non sarebbe estranea circa la scelta delle Opere.

20/5/1960

Il Tempo

Il Monumento a Verga sollecitato a Catania. Un’interpellanza in tal senso è stata presentata dall’On. Lo Giudice all’Assessore alla P.I.

12/6/1960

La Sicilia

La nota del giorno: Polvere su Verga.

20/8/1960

La Sicilia

Il Monumento a Verga. Società storica chiede le dimissioni dei tre Membri della Commissione Giudicatrice. In un Ordine del giorno si fa appello all’Assessore Regionale alla P.I. affinché nomini una nuova Giuria.

23/2/1964

Corriere della Sera

Fatto di malavoglia il Monumento a Verga. Da  anni sottochiave i bozzetti; 19 milioni già perduti per le spese della Commissione Giudicatrice.

16/1/1964

La Sicilia

Un’intera ala del Castello Ursino è da anni chiusa e inaccessibile al pubblico, accoglie sotto un manto di polvere gli elaborati del famigerato Concorso, insieme con le raccolte archeologiche.

22/1/1964

La Sicilia

Gli artisti chiedono una rigorosa inchiesta. Un concorso che è insabbiato nelle secche degli uffici regionali.

29/1/1964

La Sicilia

Anche lo Scultore Mendola sollecita una pubblica inchiesta.

4/2/1964

Momento Sera

Non ama Verga la burocrazia.

26/3/1966

La Sicilia

Forse questa è la volta buona. Si mette in cammino la pratica per il Monumento a Verga.

1/4/1967

Catania Sera

Una coltre di ridicolo sulla vicenda del Monumento a Verga.

7/3/1968

La Sicilia

Il Monumento a Verga: una pratica stregata.

9/3/1968

Catania Sera

La vergognosa storia del Monumento a Verga. È uno degli episodi più scandalosi dalla nostra epoca.

10/3/1968

La Sicilia

Il misterioso caso di una pratica antica. Interpellanza alla Regione sul Monumento a Verga.

24/3/1968

La Sicilia

Quei famosi 25 milioni!

14/4/1968

Espresso Sera

Come si può realizzare il Monumento a Verga. Abbiamo chiarito perché da 2 anni la famosa opera monumentale è rimasta solo una beffa. Ora sono necessarie tre cose: che la Regione torni a stanziare i soldi, che si ricostituisca una Commissione, infine, scelto il migliore dei quattro bozzetti finalisti, si passi alla costruzione del monumento.

14/11/1968

La Sicilia

Licenziato dalle commissioni legislative il disegno di legge per il Monumento a Verga. Ora non resta che sottoporlo all’approvazione dell’ARS.

31/3/1969

La Sicilia

L’Assessore alla P.I. Mario. Zappalà si impegna a fare ripristinare nel bilancio regionale, i fondi per il monumento a Verga. Bisognerà anche rinnovare la Commissione Giudicatrice.

13/6/1969

La Sicilia

All’ARS si parla di Catania: S. Berillo, monumento a Verga, provincializzazione dei trasporti extra urbani. I primi due sono stati approvati.

26/1/1970

Corriere della Sera

Un Monumento a Verga sarà eretto a Catania. Un Concorso Regionale che durava da 16 anni si è concluso con la vittoria del Bozzetto di Carmelo Mendola.

26/1/1970

La Sicilia

Si è concluso il Concorso che durava da ben 14 anni: il monumento a Verga. La Commissione presieduta dall’On. M. Zappalà ha assegnato il Primo Premio al bozzetto dello scultore Carmelo Mendola.

10/11/1970

Espresso Sera

Ha sognato per 14 anni il Monumento a Verga. L’Opera sarà realizzata entro 12 mesi (Marcella Nicotra).

9/12/1970

La Sicilia

Il Monumento a Verga sarà pronto tra 15 mesi.

21/8/1970

Espresso Sera

Il dramma dei Malavoglia nel monumento a Verga. La gigantesca opera sarà pronta nella primavera del 1972 (Salc).

6/10/72

Espresso Sera

Rinviata l’inaugurazione. A quando?

9/1/1972

La Sicilia

Nel cinquantesimo anno della morte di Verga: la fontana dei Malavoglia, omaggio di Catania a Verga. L’Opera di Mendola sarà inaugurata nella centralissima piazza omonima.

19/11/1972

La Sicilia

Sfumata la possibilità di inaugurare in questo anno il Monumento a Verga. La Fonderia Napoletana avrebbe dovuto consegnare in settembre il gruppo bronzeo, ma non ha mantenuto gli impegni.

18/4/1973

La Voce Repubblicana

Il dramma dei Malavoglia rivive in un Monumento (Guido Marinelli).

14/7/1974

La Sicilia

Il triste destino del Monumento a Verga. Mancano i fondi e la volontà per il completamento della fontana dei Malavoglia.

24/2/1974

Espresso Sera

Monumento a Verga. Storia grottesca di un bluff catanese che dura da 20 anni. Sempre vinti. Lo scultore Mendola quando cominciò a concepire l’imponente opera aveva 60 anni ed era un artista nel pieno fervore creativo. Ora ha 80 anni e vive per vedere realizzato il grandioso gruppo bronzeo. Una storia di ritardi assurdi, di inerzia, di insipienza che conferiscono una patente di inciviltà al Comune di Catania (Salvatore Caruso).

24/7/1974

La Sicilia

Nuovo preventivo per le opere murarie del Monumento a Verga. Bisognerebbe evitare che anche questo, come accadde per il precedente, risulti inadeguato ai prezzi. Occorre affidare ad un esperto il coordinamento dei lavori artistici, idrici, elettrici (Ass. Carone).

20/6/I975

Espresso Sera

Arrivati i pezzi della Fontana dei Malavoglia. Dopo tanti anni una tappa che si può definire storica (Antonio Di Paola).

26/10/1975

La Sicilia

Inaugurato il Monumento a Verga. Discorso di Magrì e del Presidente della Regione Bonfiglio (Sarah Zappulla Muscarà).

27/10/I975

Espresso Sera

Sabato in piazza Giovanni Verga la cerimonia attesa da due decenni. Habemus fontem. All’inaugurazione del gruppo bronzeo dello scultore C. Mendola, ha presenziato anche il Presidente della Regione. Ore 17.45 di Sabato. La fontana/monumento che immortala nel bronzo il dramma della “Provvidenza” ed esalta l’opera Verghiana, s’incendia di luci policrome, si inonda in un fantasmagorico gioco di getti d’acqua, inizia a vivere sotto lo sguardo attento e ammirato, compiaciuto ed entusiasta di una gran folla e di un nutrito gruppo di personalità ed autorità tra cui il Presidente della Regione Bonfiglio, l’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Scelba, il sottosegretario di Stato per il Turismo Drago, Parlamentari Nazionali e Regionali e, naturalmente il Sindaco Magrì. Qualche minuto dopo che la Fontana in onore a G. Verga aveva fatto palpitare la sua anima bronzea, quell’anima che lo scultore C. Mendola le aveva saputo soffiare dentro, nella composita armonia dell’insieme, Magrì rompe il silenzio, pronunzia un breve e corposo discorso per sottolineare il valore della fontana/monumento per esaltare l’opera del grande concittadino Giovanni Verga, per proporre all'ammirazione di tutti la figura di Carmelo Mendola che ha saputo e voluto realizzare l’opera con incisiva e profonda intuizione artistica...

27/10/1975

La Sicilia

Il Monumento a Verga. Nel bronzo il dramma dei Malavoglia (Santi Bonaccorsi).

2/11/1975

La Sicilia

Il Monumento a Verga. La storia dei Vinti fusa nel bronzo. (Antonio Corsaro).

13/11/1975

Il Giornale del Mezzogiorno

Catania onora Giovanni Verga: La Fontana dei Malavoglia (Salvatore Vicario).

2/2/1976

Trapani Sera

La Fontana dei Malavoglia dello scultore Carmelo Mendola. È stata donata alla città di Catania a ricordo dello spirito universale di Giovanni Verga.